State pensando di adottare un cane, più precisamente un Pitbull, ma siete parecchio combattuti dal momento che si tratta di una razza tanto amata quanto temuta?
Apprezzato da molti, il Pitbull è stato annoverato tra le razze canine più aggressive e potenzialmente pericolose esistenti, anche per via di spiacevoli vicende che lo vedono protagonista. Tuttavia, non è sempre così.
È per questo motivo che qui di seguito approfondiremo tutte le sue caratteristiche, caratteriali e non, le sue origini e l’educazione più giusta da impartirgli.
Le origini
Il Pitbull (American Pit Bull Terrier è il suo nome completo) nasce alla fine del XIX secolo dall’incrocio tra due razze canine inglesi, ovvero l’Old Bulldog e l’Old English Terrier. Secondo alcuni, invece, si tratterebbe di un bulldog da lavoro del periodo rinascimentale.
Il suo nome è ciò che risulta dall’unione di due parole inglesi, “pit” (arena) e “bull” (toro), richiamando i combattimenti fra cani che avvenivano molto spesso in Inghilterra fino al diciannovesimo secolo.
Uno degli allevatori che si occupò di riselezionare tale razza fu John Pritchard Colby: il primo American Pit Bull utilizzato come modello fu così chiamato Colby’s Primo.
C’è da dire, però, che solo la federazione inglese UKC (United Kennel Club) e l’ADBA (American Dog Breeders Association), pur avendo due standard differenti, lo riconoscono come razza. Nel nostro Paese, invece, né l’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) né la FCI (Federazione Cinologica Internazionale) lo hanno incluso nella lista delle razze.
Questo perché, alla fine del 1800, l’America ne ha proibito l’allevamento, giudicandolo un cane particolarmente aggressivo, e successivamente avvenne la stessa cosa anche in Italia.
Caratteristiche fisiche del Pitbull
Il Pitbull può essere definito un cane di taglia media, molto agile e forte: i maschi hanno un’altezza compresa tra i 46 e i 54 centimetri e possono pesare dai 16 ai 27 chili, mentre le femmine sono alte all’incirca tra i 41 e 51 centimetri con un peso che varia dai 13,5 e i 23 kg.
La lunghezza tra la sua spalla e la sua anca è uguale a quella tra la sua spalla e terra.
Come anticipato in precedenza, sono stati creati due standard, il primo dall’ADBA e il secondo dall’UKC. Scopriamoli nel dettaglio:
ADBA (American Dog Breeders Association) fondato da Guy McCord nel 1909:
- Testa: le sue dimensioni, vista frontalmente, devono equivalere a due terzi della larghezza delle spalle; la distanza deve essere uguale tra le estremità della testa e lo stop, idem tra lo stop e la punta del naso. La conformazione del cranio deve essere a forma di cuneo, visto di lato e dall’alto. La mandibola opportunamente sviluppata e la chiusura dei denti a forbice. Le orecchie, tagliate o meno, devono essere alte. Occhi piccoli e triangolari e naso con narici larghe.
- Collo: muscoloso e molto potente.
- Spalle: devono essere leggermente più larghe della gabbia toracica all’altezza dell’ottava costola, poiché se troppo strette non sostengono nel modo giusto la muscolatura del cane limitandone l’agilità, e se troppo ampie lo appesantiscono e rallentano.
- Dorso e torace: il primo deve essere forte e corto, il secondo profondo, stretto e capace di contrarsi ed espandersi efficientemente.
- Coda: portata bassa, deve risultare spessa alla base, a punta in fondo e deve essere lunga fino al garretto.
- Zampe: le zampe devono essere piccole, i gomiti forti e piatti, l’omero parallelo alla colonna vertebrale.
- Mantello e pelle: il mantello ideale deve essere ruvido e corto, la pelle aderente, spessa e senza pieghe ovunque tranne che su collo e torace.
UKC (United Kennel Club) fondato da Chauncey Zachariah Bennett nel 1898:
- Testa: deve essere a forma di mattone e di lunghezza media, guance prominenti e prive di rughe, cranio ampio e piatto. Per quanto riguarda il muso, le mascelle devono essere ben pronunciate e i denti con chiusura a forbice. Orecchie, tagliate o meno, devono essere alte e non devono avere pieghe. Gli occhi limpidi e rotondi, posizionati nella parte bassa del cranio. Narici larghe e dilatate.
- Collo: deve essere arcuato e muscoloso.
- Spalle: devono essere muscolose, forti, e avere le scapole larghe e discendenti.
- Dorso e torace: il dorso deve essere ben possente e corto, discendente sul groppone e lievemente arcuato ai lombi. Invece il torace deve essere ampio e profondo con le costole ben evidenti.
- Coda: non deve essere mozzata ma portata bassa, medio-corta.
- Zampe: devono essere grandi e devono avere piedi di media misura. La coscia è lunga, dotata di muscoli ben sviluppati e il garretto dritto e basso.
- Mantello: corto, compatto, ruvido al tatto e lucido.
Pitbull carattere e abitudini
La sola e unica verità è che qualsiasi razza canina, non soltanto il Pitbull, può diventare potenzialmente pericolosa e aggressiva se trattata male ed educata in maniera pessima. Ne consegue, dunque, che la responsabilità principale va attribuita al padrone.
Le caratteristiche caratteriali del Pitbull vanno infatti ben oltre la presunta aggressività affibbiatagli: stiamo parlando di un cane profondamente intelligente, sveglio, tenace e coraggioso, ma anche insospettabilmente dolcissimo e affettuoso, tanto da essere utilizzato persino per la dog therapy.
Se l’uomo gli insegna a essere aggressivo e cattivo, come purtroppo succede ancora per via degli atroci combattimenti tra cani, il Pitbull risulterà aggressivo e cattivo, ma nessuno può affermare che l’animale sia così caratterialmente. Quando e se aggredisce qualcuno, potrebbe anche trattarsi di una reazione dettata dalla paura in un determinato frangente.
Può avere un rapporto conflittuale con altri cani, perciò nel caso in cui abbiate altri Pitbull in casa, procedete pian piano con l’inserimento. In generale, fate in modo che socializzi il più possibile anche in ambienti aperti, portandolo frequentemente al parco.
Si tratta di un cane molto esuberante, amante del gioco, per questo sarebbe meglio tenerlo in un giardino: adora salire sugli alberi e sa obbedire al padrone, dunque occhio a cosa gli insegnate.
Non esagerate con i rimproveri: tende a offendersi e a chiudersi in se stesso. Inoltre, non è adatto per fare il cane da guardia.
Dove acquistare un pitbull? Ti consigliamo un allevamento fidato nelle vostre vicinanze. Da evitare vendite di contrabbando o su internet.
Come educare un Pitbull
Occorre specificare una cosa: dovete essere preparati ad accogliere un Pitbull, trattandosi di un cane non adatto proprio a tutti: ha bisogno di muoversi, di sfogare la sua esuberanza e la sua energia, ma anche di grande calma intorno a sé, perciò se tendete a innervosirvi facilmente o a urlare, optate per un’altra razza.
Se siete invece convinti e ne volete uno, rivolgetevi a un allevamento fidato.
Per portarlo a spasso tranquillamente, abituatelo alla museruola, e in generale educatelo con la giusta decisione. Ecco alcuni suggerimenti:
- Assolutamente vietate punizioni corporali di ogni tipo: molto meglio un “no” deciso.
- Premiatelo ogni volta che fa la cosa giusta o risponde correttamente ai vostri comandi. Deve avere ben chiaro che siete voi a stabilire le regole, vedervi come una specie di capobranco.
- Fategli capire fin da piccolo quando e dove è ammesso che faccia i suo bisogni: a tal proposito, durante le passeggiate non deve mai tirare né condurre, ma seguirvi a guinzaglio lento.
- Non insegnategli a mordere.
- Abituatelo sia agli estranei che ai bambini, ma anche a questi ultimi va insegnato a rispettarlo.
- Se si tratta di un nuovo cane di cui non conoscete i trascorsi, adulto, la cosa migliore da fare sarebbe rivolgersi a un istruttore.
Come prendersi cura di un Pitbull
Per quanto riguarda l’alimentazione, poiché il cane tende a ingrassare, i pasti non devono mai essere eccessivi ma divisi in due porzioni, una la mattina e una la sera. Fatevi consigliare dal veterinario la migliore marca di croccantini, ma via libera anche a uova, pesce, carne, vegetali, pasta e latticini. Vietati i dolci, il pane, la frutta e il sale.
Spazzolatelo frequentemente e permettetegli di muoversi senza farlo stancare. Sverminatelo da cucciolo e garantitegli una costante protezione da zecche, pulci e pappataci.