Vediamo alcuni consigli utili per la cura del tuo gatto.
Consigli sull’alimentazione
La temperatura dell’alimento è molto importante per il gatto. Il cibo umido in scatola non dovrebbe mai essere somministrato appena uscito dal frigorifero in quanto risulta meno appetitoso che a temperatura ambiente o leggermente riscaldato e può favorire il vomito del cibo stesso.
I cibi per cani non sono adatti per il gatto in quanto sono carenti di un aminoacido, la taurina, che il felino non è in grado di sintetizzare da solo e che, quindi, deve essere opportunamente integrato nell’alimento. La carenza di taurina per diversi mesi comporta la comparsa di patologie della retina, miocardiopatie e alterazioni del sistema immunitario e nervoso.
Se il vostro gatto adora il fegato crudo, fate attenzione: non somministratelo più di una volta a settimana in quanto è ricco di vitamina A. L’ipervitaminosi A provoca la formazione di gravi esostosi (ponti ossei tra le vertebre) soprattutto a livello cervicale, con dolore, rigidità al collo e vari disturbi locomotori.
Con il procedere dell’età, il gatto ha esigenze diverse. Per esempio gli alimenti specifici per gattini sono più ricchi di proteine e grassi, integrati con vitamine e minerali per la crescita e, nel caso delle crocchette, sono più piccole e tenere da frantumare. Al contrario nell’anziano il tenore di proteine e fosforo decresce e gli alimenti spesso contengono sostanze per contrastare il tartaro, l’artrosi e le problematiche relative alle vie urinarie.
Neonati
Avete trovato un gattino non ancora svezzato, ma senza la mamma? Potete allevarlo alimentandolo con latte in polvere (da acquistare in un negozio di alimenti per animali) oppure con latte di vacca. In quest’ultimo caso, non somministratelo puro (o peggio ancora diluito con acqua), ma miscelatelo con panna e uovo ( la ricetta corretta prevede 500 ml di latte intero, 200 ml di panna da cucina e un tuorlo crudo. Mescolate bene il tutto e conservate in frigorifero, riscaldando prima della somministrazione). Se il gattino è nato da poco dovete allattarlo ogni due-tre ore, se è più grandicello, potete distanziare le somministrazioni.
Gatti e farmaci
Non cedete mai alla tentazione di somministrare farmaci per uso umano al vostro gatto, in quanto le medicine che fanno bene a noi possono essere molto dannose per i nostri amici animali. Lo stesso discorso vale per gli antiparassitari per cani: non usateli sul gatto perché estremamente tossici. Non esitate a chiedere consiglio, in caso di dubbio, al veterinario.
Andare dal veterinario
A nessuno piace andare al dottore. Non stupisce, quindi, che anche i gatti non siano felici quando vengono portati dal veterinario. Per trasportarli fino all’ambulatorio, e soprattutto per evitare fughe, è quindi meglio optare per un trasportino (assicurandosi che la porta sia perfettamente chiusa), eventualmente coperto con una copertina, magari la stessa su cui il gatto è solito dormire: il suo odore contribuirà a tranquillizzarlo. E’ preferibile tenere il gatto all’interno del trasportino anche in sala d’attesa, per evitare che venga spaventato dai compagni di “sventura”; per lo stesso motivo è utile fargli sentire la vostra presenza parlandogli con tono calmo e tranquillo.
Sterilizzazione
Se non desiderate cuccioli dal vostro animale è consigliabile provvedere alla sterilizzazione. Questo termine indica l’asportazione chirurgica (in anestesia generale) degli organi riproduttori (testicoli nel maschio, ovaie nella femmina). L’età ideale per l’intervento è di 6 mesi nelle femmine, cioè prima del primo calore: in questo modo si prevengono i tumori all’utero ed alle mammelle nell’animale adulto. La castrazione dei maschi dovrebbe invece essere effettuata intorno ai 7–8 mesi. Ciò riduce le “fughe” del gatto e le probabilità che cominci a spruzzare urina per marcare il territorio.
Manicure del gatto
Tagliare le unghie al gatto è semplice, la cosa difficile è convincerlo a starsene buono mentre lo facciamo. La regola principale è quindi quella di trovare una posizione (e un momento) che possano garantire a noi e al micio una certa tranquillità e stabilità. Prendere una zampina alla volta e, esercitando una lieve pressione, far fuoriuscire gli artigli. Con un piccolo tagliaunghie bisogna mozzare la punta bianca dell’artiglio, prima del triangolino rosa che indica la parte carnosa. Questa operazione eviterà al gatto di impigliarsi con le unghie nelle stoffe rischiando di ferirsi. Dal momento che per il gatto le unghie sono fondamentali, il taglio deve essere effettuato solo negli animali che non escono mai di casa!