Agli italiani piacciono i cani: secondo le ultime stime ufficiali, nel nostro Paese sono 7 milioni i quattro zampe diventati membri a tutti gli effetti delle famiglie. Sebbene gli abbandoni estivi si attestino ancora a livelli allarmanti (circa 60mila ogni anno) la cultura cinofila degli italiani sta migliorando rispetto a qualche decennio addietro e l’interesse nei confronti di alcune razze sta aumentando. Una di queste è il Lagotto Romagnolo, un’antica razza italiana le cui origini risalgono al XVI secolo e che negli ultimi anni sta conoscendo una crescente popolarità. Merito della duttilità di questo straordinario cane, nato per il riporto acquatico e la ricerca dei tartufi ma oggi impiegato per numerose attività sportive o semplicemente scelto come fidato cane da compagnia. Il carattere allegro ma mite e la taglia contenuta, infatti, ne fanno il cane ideale per le famiglie con bambini, dei quali diventa in breve tempo un eccezionale compagno di giochi.
Robusto e resistente come la gran parte dei cani da lavoro, il Lagotto è anche un cane che gode generalmente di ottima salute, motivo in più per cui questa razza sta diventando sempre più diffusa. Non dimentichiamo, infine, un altro pregio del Lagotto: non perde il pelo. Una notizia che sembrerà miracolosa a chi desidera un animale domestico ma già si preoccupa di dover combattere contro gomitoli di pelo in ogni angolo della casa, sui divani e sui vestiti. Il pelo del Lagotto, infatti, è composto da uno spesso manto riccio, che gli permette di affrontare la fitta boscaglia così come l’acqua gelida senza risentirne. Una caratteristica che lo rende un eccezionale cane da lavoro in ogni periodo dell’anno.
Come scegliere il cucciolo più adatto alle proprie esigenze
Quando si acquista un cane di razza, così come quando si va in canile ad adottare un trovatello, non bisogna fermarsi alle apparenze, ossia al mero aspetto estetico, bensì valutare una serie di parametri importanti. Bisogna rendersi conto, infatti, che la decisione che si prende influirà sulla vita quotidiana per molti anni a venire e, proprio per questo, non deve essere presa alla leggera.
Il primo criterio da considerare riguarda l’età del cucciolo: il periodo ideale per adottare un cane, infatti, varia dai 2 ai 3 mesi di età. Non prima, perché non avrebbe ancora completato lo svezzamento e non – preferibilmente – dopo, dato che è proprio tra i 60 e i 90 giorni che il cucciolo è più sensibile alla socializzazione con gli umani e con i propri simili. Se, quindi, una cucciolata è già stata tutta prenotata, il consiglio è aspettare quella successiva, piuttosto di acquistare un cane già adulto.
Il secondo parametro fondamentale è il tipo di vita che condurrà il vostro amico a quattro zampe: starà in casa da solo molte ore al giorno oppure farà sport o, comunque, una regolare attività fisica? Avete in mente di fargli intraprendere qualche disciplina particolare? Una volta che avrete la risposta a queste domande, non dovete fare altro che osservare i singoli cuccioli, come si comportano e come interagiscono tra loro. Quello pigro e un po’ assonnato magari sarà più adatto per una tranquilla vita in città, mentre quello che si mostra più reattivo, docile e vivace potrebbe diventare un ottimo cane da lavoro. Se dunque siete in cerca di un Lagotto “da compagnia” è meglio scegliere un cucciolo che non dimostra una particolare propensione al lavoro, mentre al contrario se volete avventurarvi in un’attività sportiva opterete per il soggetto che – anche secondo il parere dell’allevatore – mostrerà una spiccata attitudine in quella direzione.
L’assegnazione del lagotto
Vediamo come viene effettuata l’assegnazione del lagotto secondo Nando, proprietario e comportamentalista dell’allevamento di lagotti Delle Codeallegre.
La serietà di un allevatore si dimostra anche dal modo in cui assegna i cuccioli ai futuri proprietari. Per i Lagotti dell’allevamento Delle Codeallegre (www.dellecodeallegre.it), per esempio, lo studio della famiglia che adotterà il cucciolo comincia ben prima del momento dell’acquisto. Già quando viene prenotato un piccolo Lagotto, l’allevatore esegue una sorta di “anamnesi” dei futuri proprietari, informandosi circa il loro stile di vita, il tipo di casa in cui abitano e le attività in cui il loro prossimo amico a quattro zampe potrà essere coinvolto. In seguito, a partire dal 30° giorno di età, viene effettuata un’attenta valutazione del carattere di ogni cucciolo, in modo che, come sottolineano gli stessi titolari dell’allevamento, ogni famiglia abbia “il cucciolo giusto” e non solo “un cucciolo”.